L’artigianato artistico della Sardegna possiede una ricchezza e vitalità difficilmente riscontrabili altrove, poiché le tradizioni spesso millenarie sono state protette dall’ isolamento di una terra ben separata dal continente.
L’artigianato moderno cerca di rispondere verosimilmente al gusto contemporaneo ma è immediatamente riconoscibile nei suoi legami con la tradizione. Perché ha radici profonde in una creatività popolare stimolata dall’invenzione colta : nascono da qui opere di grande bellezza formale e di alto livello nell’esecuzione tecnica.
La tessitura ha una storia antica, è arrivata in Sardegna dal medio oriente circa 3000 anni fa col telaio verticale. Tutte le produzioni raggiungono risultati di straordinaria bellezza : nei tappeti, prodotti in numerosi centri dell’isola, nelle splendide coperte con effetti a bassorilievo, nei preziosi arazzi. La ceramica offre oggetti d’uso, talvolta creati attraverso una rilettura contemporanea ed oggetti d’arredo raffinati, realizzati oggi, con le tecniche più diverse, da artigiani formati nelle migliori scuole d’Europa.
Nei lavori dell’intreccio si utilizzano le fibre vegetali, l’asfodelo a Ollollai e Flussìo, la palma nana e il fieno marino a Castelsardo. La paglia a Sinnai. Si sfruttano sapientemente le diverse sfumature dei colori naturali, si colorano le fibre e si arricchiscono con tessuti pregiati. Fra le varie lavorazioni in legno, un fascino particolare esercitano le arcaiche maschere del Carnevale barbaricino, che riproducono i volti umani, animaleschi e demoniaci dei “Mamuthones”, “Boes”, “Merdules”,etc… realizzate a Mamoiada, Ottana, Orani, ancora da pochi artigiani. Ci sono ancora le lavorazioni in sughero a Calangianus, la raffinata filigrana d’oro e argento a Bosa, Dorgali, Oristano; la lavorazione del corallo ad Alghero, Castelsardo, Bosa; la tradizionale lavorazione del ferro battuto; il legno scolpito a bassorilievo per creare le splendide cassapanche nuziali, che contenevano il corredo di lino ricamato a mano dalle spose.